
Dal versante sud del Baltico arriva uno dei nomi più internazionalmente noti, quello di Krzysztof Penderecki, polacco di Cracovia, nato nel 1933 e tuttora vivo ed attivo. Nelle mie intenzioni, in questo blog le tanto abusate parole dovrebbero lasciare spazio ai suoni, quindi vi lascio agli assaggi d'ascolto che avrei scelto per approcciare la produzione sinfonica di Penderecki.
Attivo nella musica d'avanguardia agli esordi della carriera, P. scoprì tardivamente il genere sinfonico, quantomeno nella sua dimensione più compiuta, la sinfonia appunto. Ascoltate quindi i movimenti 2 (Allegro con brio) e 3 (Adagio) della terza sinfonia (1988-95), in cui l'autore rende un evidente tributo alla storia del sinfonismo novecentesco ed al suo principale interprete, Dmitri Shostakovich. Antoni Wit dirige l'Orchestra della Radio Nazionale polacca.
Più personale la sinfonia-oratorio intitolata a "Le sette porte di Gerusalemme", cui nel 1997 l'autore attribuì il settimo numero del proprio catalogo di sinfonie; di questa composizione propongo l'ascolto del quarto numero "Si oblitus fuero tui, Jerusalem". Kazimierz Kord alla testa di orchestra e coro della Filarmonica di Varsavia.
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