giovedì 31 dicembre 2009

Felice 2010!!!

E' arrivato al capolinea anche il 2009, anno che difficilmente rimarrà nella memoria come il migliore della decade che si conclude stasera. Il 2010 sarà l'anno della svolta per la nostra esangue economia? Non possiamo che augurarcelo tutti insieme. Nel frattempo, l'anno nuovo che viene non può non essere celebrato musicalmente; in attesa dell'appuntamento "cult" viennese, mi sono preso il gusto di mettere insieme alcune proposte "festaiole" che possano dare un respiro più internazionale alla celebrazione dell'"anno che verrà". Aprirei quindi, doverosamente, con un'ouverture, quella scritta nel 1956 da Leonard Bernstein per la sua operetta "Candide". Eiji Oue, allievo di Bernstein, dirige la Filarmonica di Osaka, ad accomunare idealmente gli estremi di Oriente ed Occidente, i primi e gli ultimi a festeggiare l'Anno che viene.



Ed ora qualche "jokes" da primo dell'Anno. Festosa ed inusuale è sicuramente la "Grand, Grand Ouverture" del britannico Malcolm Arnold, anch'essa datata 1956. Nell'organico orchestrale vengono annoverate tre aspirapolvere, una lavapavimenti e quattro fucili, dediti - questi ultimi - ad eliminare i suonatori dei primi, con intuibile effetto comico per il pubblico, peraltro ben testimoniato dalla registrazione qui proposta, tratta dalla Last Night of the Proms 2009. David Robertson dirige la BBC Symphony Orchestra; "solisti" d'eccezione Jiří Bělohlávek, Goldie, Jennifer Pike alle aspirapolvere e sir David Attenborough alla lavapavimenti.




Più elegante, ma di facile presa è il Valzer composto da Dmitri Shostakovich, inserito nella sua Suite per orchestra da varietà (per lungo tempo conosciuta come Seconda suite jazz), composta in epoca non ben identificata, ma comunque posteriore al 1956. Kubrick fece di questo pezzo l'asse portante della colonna sonora del suo ultimo film, "Eyes wide shut", conferendogli una notorietà sino ad allora sconosciuta. Marin Alsop dirige l'orchestra del Concertgebouw di Amsterdam.



Dall'est europeo, arriva anche la prossima proposta. Simon Rattle dirige la Berliner Philharmoniker nella Rapsodia rumena n. 1, op. 11 di George Enescu, datata 1901.



In rappresentanza dell'America latina, ecco il Danzon n. 2 del messicano Arturo Márquez, classe 1950. Gustavo Dudamel dirige l'Orchestra Giovanile Venezuelana Simon Bolivar.




Per chiudere, un giusto tributo alla tradizione, che mi porta a proporre un brano d'archivio dell'unico ed inimitabile Neujahrkonzert, nella sua edizione 2006, anno in cui sul podio dei Wiener Philharmoniker si esibì Mariss Jansons. Si tratta della Kunstler-Quadrille, scritta da Johann Strauss Jr. in evidente omaggio ai padri della musica. Riconoscibilissimi brani composti da Mozart, Weber, Beethoven, Paganini, Mendelssohn e via discorrendo. Buon ascolto, e che vi giunga il mio personale augurio di un fulgido 2010.



giovedì 24 dicembre 2009

Tanti auguri di sereno Natale.



Negli ultimi tempi ho trascurato il blog più del dovuto e faccio ammenda, fiducioso di poter riprendere al più presto il discorso in maniera più continuativa.
Non potevo comunque ignorare l'opportunità datami dal Natale per inviare una cartolina musicale a tutti coloro che ancora si prendono la briga di curiosare in queste pagine.
Fedele ai miei princìpi, eccomi quindi a proporvi una composizione poco conosciuta di un autore ancora troppo poco conosciuto: si tratta della fantasia sinfonica "Die Natali, op. 37" (non è tedesco, è latino...); commissionata a Samuel Barber dalla Koussevitzky Music Foundation e dedicata alla memoria di Sergei e Natalie Koussevitsky, ebbe la sua première in Boston sotto la direzione di Charles Munch il 23 dicembre 1960. Sono i Christmas carols a farla da padrone e gli esperti di tale genere non si faranno sfuggire le citazioni, letterali o variate, dei carols "O come, O come, Emmanuel" "Lo, how a rose e'er blooming", "God rest you merry, gentlemen", "Good King Wenceslas", oltre ai più noti "Silent Night", "Adeste fideles" e "Joy to the world" con cui si conclude in gloria la composizione.
Marin Alsop dirige la Royal Scottish National Orchestra.



Più intima la gioia evocata dalla nascita del Bambino e celebrata da Ottorino Respighi ne "L'adorazione dei Magi", secondo "quadro" del Trittico Botticelliano, composto nel 1927. Qui non siamo di fronte ad un pout-pourri natalizio, ma ad una composizione originale, nelle cui battute conclusive però Respighi, nell'intento di descrivere la devozione dei Magi per il Bambino, non ha resistito alla tentazione di far ricorso ad una citazione "in punta di piedi" del celeberrimo "Tu scendi dalle stelle", composto nel 1755 da Alfonso Maria de' Liguori ed entrato nella tradizione popolare, dove permane a pieno diritto.



Ancora, auguri di felice Natale.