domenica 6 giugno 2010

Sinfonisti da riscoprire - Edmund Rubbra (1901-1986)



Edmund Rubbra nacque a Northampton, cittadina distante un centinaio di chilometri da Londra, il 23 maggio 1901. Per un curioso destino, in quella piccola città ebbero i propri natali Malcolm Arnold e William Alwyn, altri due illustri sinfonisti coevi di Rubbra. Sostenitore precoce della musica di Gustav Holst e Cyril Scott, Rubbra prese a studiare privatamente con quest'ultimo, proseguendo quindi gli studi all'Università di Reading sotto la guida di Morris e Holst. Nella propria carriera di compositore, Rubbra fu estremamente prolifico: quattro quartetti per archi, opere da camera varie, molte canzoni e pezzi per pianoforte, musica sacra, ouvertures diverse, tre concerti (uno ciascuno per violino, viola e pianoforte) e ben undici sinfonie. Morì quasi ottantacinquenne a Gerrard's Cross, il 14 febbraio 1986.
Il suo stile compositivo si ispirava ad un tipo di musicalità che, a causa del suo aspetto tradizionale, se non ordinario, potrebbe passare inosservato. Non si è dato alla ricerca di nuove sonorità, non ha esteso le frontiere della fonetica in larghezza, quanto piuttosto ha teso a sfruttare quelle già esistenti in modo più approfondito. Ha lavorato, in generale, all'interno delle tradizioni stabilite, creando un proprio linguaggio, la cui complessità - pur nel rigido ambito della tonalità - ne costituisce il limite, ma anche il fascino. Insomma, un musicista ostico, che tarda a disvelare i tesori delle proprie opere e richiede anche all'ascoltatore un lavoro di profondità.
Inutile dire che con questo background Rubbra, seppur tenuto in alta considerazione in patria, anche da colleghi illustri (primo fra tutti Ralph Vaughan Williams), ha faticato a raggiungere il favore del grande pubblico. Il compianto Richard Hickox resta tuttora l'unico direttore d'orchestra ad aver portato a termine un'edizione integrale discografica delle sinfonie del nostro; l'ascolto "campione" che propongo è però affidato ad un altro instancabile promotore delle musiche britanniche: Vernon Handley. Si tratta di una registrazione del 1978 in cui Handley, a capo della New Philharmonia Orchestra, propone la Seconda Sinfonia op. 45 (1940), articolata nei movimenti:
I Lento rubato;
II Scherzo: Vivace assai;
III Adagio tranquillo;
IV Rondo: Allegretto amabile - Coda: Presto.

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